Thiago Motta: storia di un progetto fallimentare, ora la panchina è in bilico.

L’eliminazione della Juventus dalla Uefa Champions League rappresenta un vero e proprio disastro per la società bianconera. John Elkan ad inizio anno è stato chiaro col duo Motta-Giuntoli: gli obiettivi minimi stagionali sono due, rientrare tra le prime quattro in Serie A e raggiungere gli ottavi di finale di Champions.

Con la pesante sconfitta contro il Psv il secondo obiettivo è svanito, e con esso gli undici milioni di euro che la Juve avrebbe guadagnato accedendo agli ottavi di finale della massima competizione europea.

L’unico obiettivo rimasto al tecnico italo brasiliano rimane dunque quello del quarto posto, ma ciò potrebbe non bastare. Perchè al di là degli obiettivi chiaramente legati a fattori economici e ad introiti necessari da un punto di vista societario, ci sono altri problemi in casa Juve, sopratutto legati allo spogliatoio.

Il blocco Juve infatti non sembra esistere più: lo spogliatoio bianconero appare spaccato, con voci sempre più insistenti provenienti dalla Continassa che parlano di un gruppo non convintissimo del lavoro di Thiago Motta. Le cessioni di alcuni pilasti dello spogliatoio e la gestione dell’addio del capitano Danilo non sembrano essere state ben digerite da alcuni giocatori, Cambiaso e Vlahovic su tutti.

Per non parlare dell’aspetto tattico: questa squadra non sembra avere un’identità, e di conseguenza i risultati non arrivano. Per tali ragioni, dunque, la qualificazione alla prossima Champions League potrebbe non bastare a Motta, che vivrà gli ultimi mesi di campionato in bilico, in attesa di capire quale sarà il suo futuro.

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